News e Articoli / “Ma a cosa mi serve studiare la matematica?!”
“Ma a cosa mi serve studiare la matematica?!”
Ci aiuta a capirlo e a rispondere a questa difficile domanda il Vice Preside della nostra Scuola Secondaria di Primo Grado e insegnante di matematica e scienze Roberto Arghetti.
 
Il principio alla base della didattica costruttivista, riassunto già secoli fa dal pensiero di Galileo Galilei secondo cui “Non puoi insegnare qualcosa a un uomo, puoi solo aiutarlo a trovarla dentro di sè”, suggerisce che il docente non trasmetta il sapere attraverso un passaggio talvolta sterile di informazioni e conoscenze, ma piuttosto faciliti l’apprendimento della disciplina in oggetto accompagnando ciascuno dei suoi allievi nel loro personale percorso di crescita cognitiva e umana.
Nella scuola media della Comunità Ebraica, durante le ore di matematica, predisponiamo dunque ambienti di apprendimento nei quali ogni studente viene messo nelle condizioni più efficaci per poter crescere sviluppando le proprie competenze matematiche insieme alle proprie competenze di cittadino attivo e consapevole.
Attraverso la matematica sviluppiamo il pensiero per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane; i problemi vengono progettati ed elaborati dai docenti come questioni autentiche e significative legate alla vita quotidiana, e non come esercizi a carattere ripetitivo. In questo modo l’alunno, stimolato dalla guida dell’insegnante e dalla discussione con i compagni, affronta le situazioni con fiducia e determinazione, rappresentandole in diversi modi, individuando ciò che è noto e ciò che deve trovare, ipotizzando soluzioni e individuando strategie risolutive alternative. Siamo infatti convinti che la competenza matematica comporti la capacità di usare modelli matematici di pensiero e di presentazione attraverso formule, modelli e rappresentazioni di dati.
Attraverso la realizzazione di una didattica di tipo laboratoriale, riteniamo che l’apprendimento della matematica contribuisca alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto l’elaborazione di strategie risolutive e offrendo strumenti adatti a osservare e analizzare fenomeni naturali ed eventi quotidiani.
Le nostre lezioni prevedono un coinvolgimento attivo degli alunni in ciascuna fase; l’alunno viene posto in situazioni concrete nelle quali si trova a dover collaborare con i suoi compagni per risolvere situazioni problematiche significative; in questo modo riteniamo di contribuire a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri.
Durante alcune attività di gruppo, nei momenti in cui lo riteniamo più efficace, l’alunno formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati.
La scelta di utilizzare anche il gioco come strumento didattico nasce dal riconoscimento del valore educativo di questo e del ruolo cruciale che esso svolge nella crescita di ogni individuo, nella comunicazione, nell’educazione al rispetto di regole condivise, nell’elaborazione di strategie adatte contesti diversi.
Anche attraverso progetti interdisciplinari di matematica in inglese, come i recenti esempi di First In Math e Virtual Math testimoniano, lavoriamo come docenti affinché la costruzione del pensiero matematico, che è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità e competenze vengono ritrovati e consolidati di volta in volta, avvenga anche attraverso lo sviluppo di competenze linguistiche, valorizzando in questo modo la richiesta di un’acquisizione graduale del linguaggio matematico stesso.
In questo modo lavoriamo per sviluppare nei nostri ragazzi un’adeguata visione della matematica, non ridotta a un insieme di regole da memorizzare e applicare, ma riconosciuta e apprezzata come strumento per porsi problemi e affrontarli e per esplorare relazioni e strutture che si ritrovano e ricorrono in natura e nelle creazioni dell’uomo. 
In sintesi, questo metodo di approccio alla matematica e alle discipline scientifiche costituisce un valore aggiunto significativo della nostra offerta formativa e lavorando in questo modo intendiamo formare i nostri ragazzi di oggi sviluppando il loro senso critico e la loro autonomia di pensiero, in modo che siano i protagonisti del futuro della nostra Comunità!
“Ma a cosa mi serve studiare la matematica?!”
Ci aiuta a capirlo e a rispondere a questa difficile domanda il Vice Preside della nostra Scuola Secondaria di Primo Grado e insegnante di matematica e scienze Roberto Arghetti.
 
Il principio alla base della didattica costruttivista, riassunto già secoli fa dal pensiero di Galileo Galilei secondo cui “Non puoi insegnare qualcosa a un uomo, puoi solo aiutarlo a trovarla dentro di sè”, suggerisce che il docente non trasmetta il sapere attraverso un passaggio talvolta sterile di informazioni e conoscenze, ma piuttosto faciliti l’apprendimento della disciplina in oggetto accompagnando ciascuno dei suoi allievi nel loro personale percorso di crescita cognitiva e umana.
Nella scuola media della Comunità Ebraica, durante le ore di matematica, predisponiamo dunque ambienti di apprendimento nei quali ogni studente viene messo nelle condizioni più efficaci per poter crescere sviluppando le proprie competenze matematiche insieme alle proprie competenze di cittadino attivo e consapevole.
Attraverso la matematica sviluppiamo il pensiero per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane; i problemi vengono progettati ed elaborati dai docenti come questioni autentiche e significative legate alla vita quotidiana, e non come esercizi a carattere ripetitivo. In questo modo l’alunno, stimolato dalla guida dell’insegnante e dalla discussione con i compagni, affronta le situazioni con fiducia e determinazione, rappresentandole in diversi modi, individuando ciò che è noto e ciò che deve trovare, ipotizzando soluzioni e individuando strategie risolutive alternative. Siamo infatti convinti che la competenza matematica comporti la capacità di usare modelli matematici di pensiero e di presentazione attraverso formule, modelli e rappresentazioni di dati.
Attraverso la realizzazione di una didattica di tipo laboratoriale, riteniamo che l’apprendimento della matematica contribuisca alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto l’elaborazione di strategie risolutive e offrendo strumenti adatti a osservare e analizzare fenomeni naturali ed eventi quotidiani.
Le nostre lezioni prevedono un coinvolgimento attivo degli alunni in ciascuna fase; l’alunno viene posto in situazioni concrete nelle quali si trova a dover collaborare con i suoi compagni per risolvere situazioni problematiche significative; in questo modo riteniamo di contribuire a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri.
Durante alcune attività di gruppo, nei momenti in cui lo riteniamo più efficace, l’alunno formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati.
La scelta di utilizzare anche il gioco come strumento didattico nasce dal riconoscimento del valore educativo di questo e del ruolo cruciale che esso svolge nella crescita di ogni individuo, nella comunicazione, nell’educazione al rispetto di regole condivise, nell’elaborazione di strategie adatte contesti diversi.
Anche attraverso progetti interdisciplinari di matematica in inglese, come i recenti esempi di First In Math e Virtual Math testimoniano, lavoriamo come docenti affinché la costruzione del pensiero matematico, che è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità e competenze vengono ritrovati e consolidati di volta in volta, avvenga anche attraverso lo sviluppo di competenze linguistiche, valorizzando in questo modo la richiesta di un’acquisizione graduale del linguaggio matematico stesso.
In questo modo lavoriamo per sviluppare nei nostri ragazzi un’adeguata visione della matematica, non ridotta a un insieme di regole da memorizzare e applicare, ma riconosciuta e apprezzata come strumento per porsi problemi e affrontarli e per esplorare relazioni e strutture che si ritrovano e ricorrono in natura e nelle creazioni dell’uomo. 
In sintesi, questo metodo di approccio alla matematica e alle discipline scientifiche costituisce un valore aggiunto significativo della nostra offerta formativa e lavorando in questo modo intendiamo formare i nostri ragazzi di oggi sviluppando il loro senso critico e la loro autonomia di pensiero, in modo che siano i protagonisti del futuro della nostra Comunità!